Il Cus Udine ritrova il sorriso

CUS UDINE – PALL. RONCHI 76 – 68 dts (20-17; 37-34, 44-50; 62-62)

Il Cus riesce nell’impresa di battere la favorita Ronchi dopo una gara tutta cuore ed ardore agonistico.

Partono bene i ragazzi di Coach Brussa ed impongono i ritmi: Bellina (11) e Parisotto (23) colpiscono con continuità. Il solo Carlin (19) tiene in linea di galleggiamento i suoi. Il punteggio è di 20 a 10 al 9’ quando gli ospiti danno il primo segnale di vita con un break di 9 a 0 tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto con un valido Tropea (6) sugli scudi. La gara si equilibra immediatamente ed i contendenti rispondono l’un l’altro colpo su colpo per l’intera frazione. La gara è godibile ed il pubblico dimostra di gradire. Ronchi prova a fare sua la partita già dall’inizio del secondo tempo: la difesa non concede nulla ad un Cus che non trova la via della retina per più di cinque minuti. Difesa? Lo stesso vale per gli udinesi che, pur non segnando, non si smarriscono e, anche da parte loro, proteggono il forte con accanimento. Il parziale al 25’ è di 37 a 38. Ma gli ospiti insistono e scappano un paio di volte nel terzo quarto con Piras (6) e Marin (12) prendendo una manciata di punti di vantaggio. Nell’ultima frazione al massimo vantaggio degli isontini sul 47 a 56 rispondono Savino (1) che arma più volte Parisotto ed un gladiatorio Bonin (19). La gara ritorna in parità sul 56 a 56 dl 37’ e da lì alla sirena la gara vive sui nervi dei protagonisti. Il Cus ha l’ultima palla che però, nonostante la buona azione a smarcare Bonin, non riesce a convertire in punti. Supplementare dunque. Cuore, tensione, testa e voglia. Sono le parole di ogni overtime: Gli udinesi trovano subito buone cose e vanno sul 67 a 62, risponde il Ronchi che riacciuffa la parità a 67 e poi solo Cus. Sirena ed esultanza per i padroni di casa che dimostrano di essere stati capaci di convertire la rabbia conseguente alla disgraziata recita della scorsa settimana nel giusto furore.