Bozen di forza sull’Atomat
Poteva essere la partita del riscatto, quella in cui l’Atomat avrebbe dovuto ritrovarsi. E’ stata invece soprattutto la partita del Bozen, attore protagonista di un film già visto.
Per la 5^ giornata di ritorno del campionato di serie A2 di pallamano, l’Atomat Cus Udine si è vista costretta a cedere il passo anche alle altoatesine, ora terze in classifica con 16 punti.
Nel palazzetto di Campoformido le udinesi hanno provato a contrastare la collaudata formazione guidata da Claudia Niederwieser, senza però mai rendersi veramente pericolose, ma anzi facendo emergere proprio quei limiti che da tempo sembrano frenare il cammino della squadra. La sceneggiatura è sempre la stessa: nei primi minuti buio completo, con le avversarie a prendere subito il largo, già 6 a 1 all’8^ minuto di gioco. Troppe ormai le partite in cui l’Atomat ha cominciato in salita, per poi inevitabilmente trovarsi in difficoltà nel rimontare. Nei minuti successivi nessun cambiamento di sorta, l’Atomat rimane impotente di fronte ad un Bozen spietato. Addirittura 15 a 5 il risultato della prima frazione, testimone di un attacco in totale avaria. Negli spogliatoi Ermacora cerca di metterci una pezza, chiede di non guardare il risultato parziale e di avere più pazienza nella circolazione di palla in attacco, oltre che una maggiore attenzione alle iniziative dei terzini avversari.
Al ritorno in campo la musica cambia, anche se non drasticamente. Marzia Tavano suona la carica ma è ancora la situazione in attacco ad essere problematica. Le udinesi riescono comunque ad arrivare sul 10 – 18 dopo dieci minuti di gioco. Da quel momento in poi è solo Bozen: le avversarie chiudono bene gli spazi al centro, concedendo solo conclusioni scontate che sovente lasciano spazio ai contropiedi avversari. Dal 12^ al 15^ piazzano un parziale pesantissimo, passando da 22 a 27 reti. Impossibile, giunti sul 27 a 12, ribaltare una situazione già compromessa. Merito però alle cussine per aver lottato strenuamente nonostante il pesante passivo, perdendo la seconda frazione per 17 a 11. Completissima è sembrata la formazione del Bozen, rodata negli schemi e senza punti deboli in nessun ruolo: anche le atlete subentrate alle titolari hanno dimostrato competitività e qualità atletiche. Analizzare velocemente i motivi della crisi è il compito che aspetta ora la squadra, sabato c’è già il derby-salvezza in casa del Dossobuono.
Atomat Cus Udine – Bozen: 16 – 32
Tabellino di gara: Tavano 6, Evangelista 1, Ometto 4, Pizzuti 1, Zanoni 2, Franzil 1, Bearzi 1, Pettinella, Zimbardo, Boeri (P), Galati(P), Lucano, Tonutti, Pozza. (NOTE:1T 15 – 5)
I risultati della 5^ di ritorno: Rubano – Mezzocorona:36 – 15; Schenna – Dossobuono: 29 – 26.
La classifica: Rubano 30, Schenna 25, Bozen 16, Torri 15, Mezzocorona 9, Atomat e Dossobuono 6.