Pallamano / Atomat Cus Udine bene solo un tempo
Rubano vince alla distanza ma l’Atomat Cus Udine dimostra di esserci, soprattutto mentalmente, in un esordio che poteva far venire anche la tremarella .
Le venete, prime favorite per l’A1, hanno dato subito a Udine una dimostrazione della loro terribile efficacia di gioco. L’Atomat, per conto suo, ha retto con grande dignità questo forte impatto con l’A2 giocando alla pari per 35′ (16-17) con un’avversaria che ha saputo adattare le scelte tattiche al gioco udinese senza perdere ritmo e convinzione. Se il Rubano ha dimostrato di meritare tutto il bene che si diceva di lei, l’Atomat di Ermacora e Bearzi ha giocato con grande grinta e sagacia tattica fino a che i mortiferi contropiedi delle venete hanno aperto un varco nel punteggio e anche nel morale delle giovani udinesi.
E’ proprio nel secondo tempo che, di solito, le squadre più esperte, prendono i vantaggi decisivi, e così è stato anche a Udine davanti ad un pubblico entusiasta e appassionato che ha sempre sospinto le ragazze friulane anche nei momenti di evidente calo atletico.
La cronaca. Primo tempo in perfetto equilibrio con tanti pareggi (5-5 al 10′), (10-10 al 20′) e 14-14 prima di un paio di affrettati attacchi dell’Atomat puniti con 2 gol dalle spietate avversarie. 14-16 per il Rubano al riposo ma un Atomat centrata e motivata e capace di belle giocate con schemi fluidi e una difesa per lo più compatta.
La ripresa, a parte i primi 5′ ancora in equilibrio, vede il Rubano approfittare di un calo fisico delle cussine sommato a scelte non sempre centrate in attacco. Si passa quindi ad un 24-18 che sposta l’inerzia della partita a favore del Rubano che dimostra di saper gestire il vantaggio fino al 31-22 finale.
Per il tecnico Ermacora non ci sono rilievi particolari da fare alle atlete:”Tra noi e Rubano ci sono 6-7 anni di esperienza e una straniera di differenza (la romena Racu), e centinaia di partite in meno, ma per un tempo questo non si è visto per l’atteggiamento positivo delle ragazze che hanno giocato con grande intensità; nella ripresa le “letture” del gioco delle avversarie, hanno condizionato il nostro gioco che ha perso velocità ed efficacia, ma era una cosa in parte prevista”.
In effetti Rubano ha palesato capacità anticipatorie di tipo tattico ma anche grande condizione fisica con un gioco velocissimo specie nei contropiede. Un gioco molto diverso da quello praticato in serie B e che l’Atomat dovrà fronteggiare con allenamenti adeguati.
Sabato la prima delle 5 pause previste dal calendario con l’occasione così di lavorare sugli elementi positivi e negativi del gioco. Per il Rubano sono piaciute un po’ tutte le ragazze ma l’ala Carpanese ha offerto veramente un campionario tecnico di prim’ordine mentre tra le udinesi hanno convinto la Marsano del primo tempo (7 gol – nel secondo è stata guardata a vista), Giulia Ometto (7) positiva anche nella fase difensiva dove è stata eccellente la Franzil. Sottoposta ad un esame di laurea, il portiere Boeri ha risposto in modo consapevole anche se ancora frammentario; discrete Pizzuti, la rientrante mamma Marzia Tavano (3) e l’ “australiana” Lucano da soli 7 giorni in Italia dopo 3 mesi di studio. Qualcosa in più ci si deve attendere invece dalla Zanoni mentre poco spazio c’è stato invece per le più giovani in una partita nella quale già il primo settetto pagava in partenza un grande gap di esperienza.
Atomat Udine-Rubano 22-31 (14-16)Boeri, Espro, Franzil 1, Gobbo, Lucano, Marsano 7, Ometto 7, Pettinella, Pizzuti 1, Pozza, Tavano 3, Tonutti, Zanoni 3, Zimbardo.