CUS Udine risponde sì al piano di inclusione con il Progetto SPONC!
Sport inclusivo, Università e Disabilità rappresentano la triade protagonista del progetto nazionale “SPONC! – Sport non convenzionale per tutti” che ha coinvolto da nord a sud 25 Centri Universitari Sportivi (CUS).
Il seme del progetto è stato piantato dalla neonata FederCUSI e coltivato grazie al contributo dell’ANCI e del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri per dare frutto ad una cultura sportiva e inclusiva più radicata nei centri urbani.
CUS Udine risponde SÌ all’inclusione. Le attività non convenzionali che sono state proposte dai cussini udinesi sono il Baskin, una revisione della pallacanestro che unisce nel gioco normodotati e diversamente abili e il Raftball, disciplina innovativa che si rifà alle regole della canoa polo con la particolarità dell’uso di gommoni alla portata di tutti. Quest’ultima iniziativa sperimentale è riuscita ad integrare durante il periodo estivo oltre agli studenti universitari, il centro estivo del CUS, giovani diversamente abili e un gruppo ampio di rifugiati ucraini in un’area extraurbana suggestiva come la località di Pontaiba a Pinzano al Tagliamento, valorizzando così un impianto sportivo poco fruito.
I due percorsi sportivi sono stati realizzati grazie alla collaborazione con l’Università di Udine, con l’ARDIS, con il Comune di Pinzano al Tagliamento e inoltre con il Comune di Udine è stato siglato un protocollo d’intesa per l’attivazione di interventi a carattere volontario a supporto dei profughi ucraini.
Ma non finisce qui! A concludere la prima edizione del progetto SPONC! è stata la tre giorni a Rimini dall’ 11 al 13 novembre durante la quale la delegazione del CUS Udine, composta da universitari, rifugiati ucraini e un ragazzo diversamente abile, ha avuto l’opportunità di confrontarsi con altri 24 CUS provenienti da tutta Italia.
Le squadre cussine, come prima attività, hanno ripulito la cittadina romagnola mediante la raccolta della plastica fino a raggiungere successivamente l’incantevole Parco XXV Aprile, dove si sono affrontate sul campo in varie sfide ludiche. Oltre alle competizioni sportive, la manifestazione ha organizzato interessanti simposi riguardanti i temi della salute e dello sport universitario nelle città e ha visto alternarsi al tavolo dei relatori numerosi docenti universitari, sindaci, assessori allo sport e dirigenti sportivi. Lo scambio di esperienze, opinioni e idee fra territori ha creato un ambiente costruttivo ispirando nei partecipanti nuove visioni e progetti da sviluppare nel futuro.
“Usciamo dai palazzetti per abbracciare le città e tendere il braccio alle categorie più disagiate” le parole di Antonio Dima, Presidente della FederCusi, risuonano nelle menti degli amanti dello sport, che aspettano la prossima edizione dell’evento.