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Focus CNU Salso 2015: Calcio a 5

Focus CNU Salso 2015: Calcio a 5

Una cavalcate entusiasmante, partita in sordina e culminata con lo storico “triplete”!

L’edizione 2015 dei CNU entra di diritto nella storia del CUS Udine non solo per il gran numero di titoli nazionali conquistati, non solo per le “prime volte”, ma anche per una conferma che segna indelebilmente l’albo doro dei Campionati Nazionali Universitari: lo fa per il terzo scudetto in quattro edizioni della rappresentativa di calcio a 5, che completa un percorso “a tinte d’oro” passato per i titoli di Messina 2012 e Cassino 2013.

cnu2015 c5 squadra

 

Il percorso della rappresentativa udinese inizia nelle fasi di qualificazioni tra dubbi, conferme e novità (tra cui l’ingresso come atleta dell'”ex” mister dei due precedenti scudetti, Alessandro Barile, e l’inserimento di coach Gianluca Asquini): i due turni preliminari fanno però intravedere ottime prospettive, con il doppio largo successo sul CUS Brescia e la vittoria a Verona, seguita dal pari interno che ha consentito di eliminare il CUS scaligero, terzo ai CNU di Milano 2014.

L’ottimismo in vista della fase finale viene però inficiato da alcune defezioni dell’ultimo minuto, a cui però il gruppo ha saputo porre rimedio con una compattezza ed una unione di intenti invidiate da tutti gli avversari!

A Salsomaggiore la truppa di coach Asquini inizia timidamente con un pareggio contro il CUS Pisa, gara tiratissima (0-0 addirittura all’intervallo) e conclusa sull’1-1 grazie alla rete di Maiero a 4’29” dalla fine dopo il vantaggio toscano a metà seconda frazione.

cnu2015 c5 timeout

Nella seconda gara il CUS Udine si trova di fronte il CUS Catanzaro, avversario ostico, caratterizzato da alta dinamicità e alto tasso agonistico: dopo il vantaggio di Fabbro, i friulani subiscono il sorpasso, trovano di nuovo il pari con Maiero in chiusura di primo tempo, ma in avvio di secondo vanno di nuovo sotto. Comincia qui l’escalation “caratteriale” della truppa bianconera: Andrea Osso Armellino sigla il 3-3, poi Maiero firma il sorpasso, Catanzaro con una ripartenza riesce a riportarsi sul 4-4 a 6’23” dalla sirena, ma in chiusura di gara ancora Osso Armellino e Maiero pongono il sigillo sulla prima vittoria a Salso.

Nella terza e ultima gara del girone CUS Udine e CUS Molise ci arrivano entrambe già qualificate (visto il successo nella gara precedente del già eliminato Catanzaro su Pisa), in palio resta il primato nel girone: la gara si gioca su ritmi sicuramente più bassi rispetto alle precedenti, ma si accende soprattutto nell’ultima parte, dopo che nella prima frazione Mattiola aveva risposto al gol molisano. Il CUS Udine, però, ha fame e lo dimostra, infatti il gol di Osso Armellino che regala il 2-1 e il primo posto nel girone è emblematico: capitan Maiero e compagni ci sono e ci credono.

La semifinale vede un remake di una sfida “infinita” ai CNU: CUS Udine – CUS Caserta, nella memoria di tutti resta l’epica finale di Messina 2012, con una spettacolare partita di altissimo livello finita ai supplementari 11-8 per Udine, ma anche la semifinale di Cassino vinta nettamente dai bianconeri. La partenza anche a Salsomaggiore è devastante per Barile e compagni: solo a fil di sirena della prima frazione Caserta trova il gol che accorcia sul 4-1 un parziale che premia la compattezza e il cinismo dei bianconeri, oltre all’ottima giornata di Togni tra i pali. Nella seconda frazione Caserta prova a riversarsi in attacco, ma solo una condotta di gara discutibile della coppia arbitrale riapre il match, che a 3’39” dalla fine è sul 4-4: bastano però 31 secondi per far vedere di che pasta è fatto il team friulano, De Blasi serve a Barile la palla del 5-4 che viene poi difeso con i denti fino al triplice fischio, sancendo uno storico accesso alla finale scudetto, la terza nelle ultime quattro edizioni.

cnu2015 c5 squadra finale

La finale è con un altro cliente abituale delle fasi per il titolo, oltre ad essere l’avversario già incontrato nel girone, ovvero il CUS Molise. Il match è un’apoteosi del gruppo che, nonostante De Blasi squalificato per somma di ammonizioni e Togni tra i pali a mezzo servizio, non lascia respiro agli avversari, conducendo la gara dall’inizio alla fine e spegnendo sempre sul nascere ogni velleità di rimonta del CUS Molise. Avanti con Osso Armellino dopo poco più di sette minuti, al pari del CUS Molise risponde subito Fabbro poco dopo metà frazione, stessa cosa a 5′ dal termine del primo tempo quando in quattordici secondi i molisani trovano il 2-2 ma vengono nuovamente superati da Maiero, sul finire Barile allunga addirittura sul 4-2. Stessa storia in avvio di ripresa: dopo 19″ Mattiola sigla il 5-2, il CUS Molise accorcia ma i ragazzi di coach Asquini perentoriamente mettono quasi un sigillo sul match arrivando al 7-3 grazie a Maiero e Barile. Solo negli ultimi otto minuti, con il portiere di movimento, il CUS Molise prova a riaccendere la fiammella della speranza, ma all’autogol di Sironi risponde subito Osso Armellino per l’8-4, e servono solo alla cronaca le ultime due reti che fissano il risultato finale sull’8-6. Ancora una volta CUS Udine campione d’Italia!

cnu2015 c5 gruppo

Ciliegina sulla torta di quello che si è rivelato un vero e proprio dominio sono i premi individuali tutti al CUS Udine: miglior portiere dei CNU Nicola Togni, miglior giocatore dei CNU Enrico Maiero!

cnu2015 c5 togni miglior portiere cnu2015 c5 maiero miglior giocatore

La rosa completa, con un ringraziamento da parte del CUS Udine alle società di appartenenza dei giocatori per la disponibilità alla partecipazione:

  • Barile Alessandro
  • Benedetti Massimo (Futsal Udinese)
  • Dall’Arche Mattia (Futsal Udinese)
  • De Blasi Luigi (Virtus Corno)
  • Fabbro Mattia (Palmanova C5)
  • Maiero Enrico (Pro Fagagna)
  • Mattiola Gianmarco (Futsal Udinese)
  • Osso Armellino Alessandro (Virtus Corno)
  • Osso Armellino Andrea (Virtus Corno)
  • Sironi Andrea (Futsal Udinese)
  • Talamini Alberto (Rive d’Arcano)
  • Togni Nicola (Sacco San Giorgio)
  • hanno partecipato anche nella fase preliminare: Collevati Michele (Palmanova C5), Comello Mattia (Susegana C5), Montagnese Marco (Pro Fagagna)
  • allenatore: Asquini Gianluca
  • collaboratore tecnico: Tomasino Stefano
  • team manager: Collevati Davide
  • dirigenti: Francaviglia Michele, Grossi Marco

Girone 1
CUS Udine – CUS Pisa 1 – 1
CUS Catanzaro – CUS Udine 4 – 6
CUS Molise – CUS Udine 1 – 2

Semifinale
CUS Udine – CUS Caserta 5 – 4

Finale
CUS Udine – CUS Molise 8 – 6

 

PAGELLONE CUS UDINE FUTSAL SALSO 2015 (by AB)

cnu2015 c5 medaglie

Togni: Con la discrezione che lo contraddistingue, a Salsomaggiore si prende il ruolo di portiere titolare della compagine cussina, dimostrando sin dalle prime battute quel grande valore che aveva lasciato intendere anche a Cassino. Sono molteplici le volte in cui “Gustav”, per gli amici trentini, ci mette la fatidica pezza, tenendo a galla la squadra in quei momenti di difficoltà che di fatto sono stati il preludio del vittorioso epilogo. La stoica finale giocata con la funzionalità della gamba destra ridotta all’osso ne è la più chiara testimonianza. ONLY THE STRONG SURVIVE…AND WIN.

Talamini: Se nelle precedenti avventure si parlava del Tala come di un diamante grezzo da forgiare, il Veneto si manifesta ai cnu 2015 come un vero e proprio gioiello. Un cnu da protagonista e soprattutto da veggente quando si premura, al termine della sfida ai gironi contro il Molise, di auspicare una rivincita in finale ad ogni giocatore avversario. DON’T TOUCH MY BREIL.

Collevati: Due medaglie d’oro senza scendere in campo, a lui basta il pensiero. Ora attendiamo la vittoria sul campo. THE MENTALIST.

Osso Andrea: Un cnu tutto in crescendo quello del più giovane della dinastia degli Osso Armellino, che si rende protagonista oltre a prestazioni di altissimo livello anche di una grande quantità di gol, tanto da rendere “pieno di paura” il compagno col numero 10. Volutamente non citiamo le prestazioni fuori dal campo dove il “Nano” è top player esente da classifica. COOOMEEEE FACCCEEEVAAAAAA????!!!!!

Osso Ale: Il ricordo dei passati cnu è nitido in molti avversari del CUS Udine che con voce timorosa si premurano di verificare la presenza del bomber di Cassino. PANICO PAURA.

Benedetti: Non è l’unico giocatore che trae beneficio dall’indossare la maglia del CUS Udine, ma il livello di gioco che Max raggiunge con la camiseta negra è paragonabile al beneficio che Braccio di Ferro trae dagli spinaci. Dopo la sfortunata assenza in terra cassinate, la medaglia d’oro sul campo di Salsomaggiore è il giusto epilogo per uno dei veterani dei Tricampioni. POPEY.

Fabbro: Quando troverá la chiave per giocare tutta la partita incazzato, sará la volta in cui i suoi avversari dovranno fare il segno della croce quando se lo trovano davanti. Nel frattempo ci accontentiamo delle perle che sporadicamente il giovane di Lauzacco ci ha regalato a Salsomaggiore, in particolare quella importantissima del 2 a 1 in finale. HULK.

Mattiola: Un eroe!!! Guardarlo e immaginarsi cosa potrebbe creare quella mente geniale è di per sè fonte d’ilarità. La complicata logistica che lo porta in terra emiliana non può che essere compensata da un risultato sportivo di altissimo livello. Non fosse altro per il pezzo d’incisivo perso in circostanze ignote, il dito del piede da amputare, le cadute causate da sgambetti del marciapiede e tutte le candidosi provocate dai diversi momenti passati a genitali all’aria. CHE LAVORVI.

De Blasi: Giocatore mondiale! Interpreta un compito totalmente nuovo per lui come se non avesse fatto altro negli ultimi dieci anni. Dal suo modo di giocare sono partite le vittorie del CUS Udine e la forzata assenza dalla finale, causata da un illecito arbitrale nella semifinale con Caserta, non celebra fino in fondo la sua importanza per il risultato acquisito. THE IMPORTANCE OF BEING…LUIGIGI.

Maiero: Il nonno ha raggiunto la maturità giusta. Probabilmente aiutato dall’assenza dei suoi compagni di gioco preferiti (Jano e Contin), si cala nei cnu 2015 come solo un vero capitano farebbe, mettendo sempre la squadra avanti a sè stesso. L’oro e il premio di miglior giocatore conquistati sono la diretta conseguenza. Non parlategli però di Caserta, potrebbe diventare violento. FENOMENO.

Montagnese/Comello: Presenze che rendono di diritto Campioni d’Italia anche i due portieroni. GIÙ LA SARACINESCA, CHIUSO PER FERIE.

Dall’Arche: Sfortunato epilogo di stagione per il giovane neoacquisto di Miane. Anche per lui le presenze nella fase eliminatoria lo rendono di diritto Campione d’Italia, comunque il futuro del CUS Udine Futsal è suo e la sua presenza sarà determinante per continuare a ottenere grandi risultati. FUTURAMA.

Sironi: La Marvel dovrebbe creare un nuovo x men sulle gesta del giovane difensore bianconero; la capacità di allungarsi e intervenire sull’avversario una volta superato sembrano sovrumane e lo rendono particolarmente efficace nell’1v1. Indelebili nei ricordi rimarranno i ripetuti interventi a neutralizzare la strategia del portiere di movimento attuata dal CUS Molise nella finale. RUBBER.

Francaviglia: In statistica, all’aumentare del campione, aumenta la significatività, ovvero la possibilità che un evento non sia attribuibile al caso. Per Il Michele di Sicilia, le presenze al fianco del CUS Udine Futsal diventano 3…come le medaglie d’oro conquistate. P<0.

Asquini: Alla domanda “Gian, ti andrebbe di allenare la squadra del CUS?” La risposta è arrivata con una velocità che ha lasciato subito presagire il suo coinvolgimento. Nonostante le difficoltà iniziali legate ad una situazione totalmente diversa da quella a cui era sempre abituato, l’apporto che il Mister riesce a dare in luogo di fasi finali è determinante. La celebre mimica che assume nell’1v1 nei pressi della sua panchina, ti gasa talmente tanto che rende praticamente impossibile essere superati. GAS NELLE VENE.

Tomasino: come non voler bene a uno che riesce a spiegare all’arbitro che si trova dentro al campo perchè è stato espulso. Da ricordare la singolare statistica che lo vuole espulso in tutte le vesti assunte ai CNU. PSYCO.

Grossi: Prova a staccarsi dalla sua creatura, ma è come se una madre cercasse di allontanarsi dal figlio. Può osservarlo da lontano perché impari a camminare, ma nel momento del bisogno è sempre presente. GENITRICE.
Collevati Davide: È alla sua prima esperienza ufficiale nel ruolo di Marco Branca, ma per uno che fa mercato da quando è nato, non poteva essere difficile fare meglio dell’ex collega interista. I colpi De Blasi e Osso Jr definiti in via del tutto eccezionale “fortissimi” sono roba da vero conoscitore. MINO RAIOLA.

Barile: colui che aveva ancora un sassolino da togliersi dalle scarpe CNU … dopo esser stato l’embrione dell’avventura cussina, ne ha costruito una formazione imbattibile operando forzatamente “da fuori”, mancava però qualcosa, Salso ha dimostrato il suo talento e la sua abnegazione anche “dentro”: TRIPLETISTA TRIDIMENSIONALE

Tifosi: Il 60% della vittoria è merito loro. Trovarli schierati in tribuna all’ingresso in campo è stato molto più che una sentenza. “CIÒ CHE É DECISIVO SI COMPIE NONOSTANTE TUTTO”

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