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Ancora un ko nel derby

Ancora un ko nel derby

Davanti al pubblico delle grandi occasioni la Ingegneri Pascolo Cus Udine cede nel derby contro la Venjulia.

INGEGNERI PASCOLO CUS UDINE – VENJULIA RFC = 20 – 31 (3-5 METE)

Davanti al pubblico delle grandi occasioni, in una splendida giornata di sole, l’Ingegneri Pascolo non riesce nel compito di invertire il risultato dell’andata, perdendo 20 a 31 in un derby pieno di emozioni apprezzato con lunghi applausi dagli spalti. Il Venjulia concretizza di più le occasioni concesse, realizza tutto il possibile con il cecchino Del Frate, ma soffre comunque le incursioni dei cussini mai arresi, dopo il duro inizio. Il divario in classifica non si fa sentire se non nei primi 10 minuti.

Pronti, via e il Venjulia al 3′ è già in metà: da una ruck in mezzo al campo, l’ala triestina Talotti, trova il buco giusto in mezzo alla difesa cussina, placcato su 5 metri, trova il riciclo del numero 8, che schiaccia in meta. Trasforma Del Frate. Passano pochissimi minuti e la squadra ospite si ripete: serie di ruck a pochi metri dalla linea di meta friulana fino a che da una maule formatasi, il numero 3 schiaccia in meta; Del frate realizza. La squadra friulana, mette fuori la testa e inizia a macinare gioco con la sua linea arretrata, ma non riesce a concretizzare le buone occasioni sprecando sempre a pochi metri dalla linea di meta delle ottime azioni corali. Il buon gioco però viene punito al 23′ dall’ex capitano cussino Zampa che scappa a 3 placcaggi in velocità e di slancio schiaccia la palla in meta per la terza meta triestina questa volta non realizzata. I primi 3 punti udinesi arrivano quattro minuti dopo: Padovani trasforma un calcio di punizione assegnato per fuorigioco, 19 – 3. Al 32′ arriva la prima meta cussina, Pitton batte veloce un calcio di punizione per tenuto e imposta il gioco con una serie di ruck fino a quando sulla sua destra con un salto di uomo, trova O’Connor, che fissato l’uomo trova all’ala Baldin che schiaccia in bandierina. Padovani non Trasforma. Primo tempo 19 – 8.

Secondo tempo che vede subito la meta del bonus triestino: da una touche sui 5 metri udinesi, carrettino e cassaforte che si concretizza con la meta in bandierina, non trasformata da Del Frate. La partita diventa più equilibrata nel secondo tempo, con le due squadre che corrono tanto ma non riescono a finalizzare. Al 17′ st arriva la seconda meta dell’Ingegneri Pascolo: da una ruck aperta, Mion si infila tra due piloni triestini e con un riciclo trova nel corridoio giusto Molfese, che dopo 60 metri di cavalcata, sfuggendo al placcaggio dell’estremo triestino, schiaccia in meta la meritata realizzazione; Padovani non trasforma di poco. Dieci minuti dopo, arriva però la quinta meta treistina, sui 5metri friulani, dopo un avanti triestino si forma una ruck, sul vantaggio friulano, e con uno scarico, Mion tenta di liberare con un calcio che però viene stoppato e recuperato in meta dal numero 5 giuliano. L’arbitro non torna sui suoi passi e convalida. Del Frate realizza. Nei venti minuti successivi tanto fumo e niente arrosto, tanti avanti e tante mischie. Il Cus udine non molla, e nonostante ormai il tempo lo condanni alla sconfitta trova la grinta per segnare la sua terza meta: da una mischia sui 5 metri, la mischia udinese avanza con la palla dentro, fino a che Zuliani si stacca fermandosi a un metro dalla meta; con una serie di percussioni, la squadra udinese fissa il gioco trovando poi il centro Colabelli che prendendo la spalla debole avversaria trova in velocità la meta trasformata da Padovani per il risultato finale di 20 a 31.

Partita divertente fino all’ultimo, che ha visto il venjulia capace di sfruttare le indecisioni cussine ma un cus udine mai arrendevole che ha fatto vedere un buon gioco che Coach Vigna è sicuro pagherà il prossimo campionato. Domenica 9 ultima partita della stagione in casa della futura promossa in C1 e capolista Silea.

(a cura di Lorenzo Bruno)