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Pallamano / Atomat sconfitta a Merano

Pallamano / Atomat sconfitta a Merano

Se c’era bisogno di una conferma è arrivata subito. In A2 bisogna correre: in attacco per essere pericolosi, nei ritorni in difesa per evitare gol facili alle avversarie, nelle seconde fasi di contropiede per avere situazioni di vantaggio. Lo Schenna lo ha fatto e ha vinto con merito.

L’Atomat Udine invece a Merano parte con le gambe molli (0-4), reagisce verso il finale del primo tempo (5-8) , rimane a una certa distanza fino al 16′ (11-17) ma poi crolla in un finale tutto per le padrone di casa (8-0 di parziale). Gli 11 gol segnati dalle ragazze di Ermacora in 60’stanno lì a testimoniare una latitanza offensiva di un gruppo di atlete che deve poter essere più efficace. L’autocritica è collettiva a partire dai tecnici Ermacora e Bearzi che individuano, in accordo con le atlete, la mancanza di resistenza specifica di gara ovvero, la possibilità di essere veloci ed efficaci per tutta la partita. Una situazione emersa anche nell’esordio con il Rubano ma solo nella ripresa, mentre a Merano, è stata anche l’attivazione iniziale ad essere assente. Un inizio che ha condizionato tutto l’incontro dato che in trasferta è più difficile rimontare specie contro una squadra che, per parte sua, è piaciuta specie nel portiere Johanna Dapra che è stato di gran lunga il miglior giocatore in campo e in alcuni momenti apparso insuperabile dalle udinesi. Da salvare per l’Atomat la difesa, per lunghi tratti positiva, alcuni momenti del portiere Boeri, e la prestazione delle giovani del ’92 Pozza (1° gol in A2 per lei), Zimbardo e Pettinella mandate in campo dal tecnico Ermacora e che hanno risposto in modo positivo alla fiducia. Asfittici invece i terzini Marsano, Ometto, Franzil e Zanoni che hanno tirato con poca precisione e in modo affrettato aiutando così il portiere avversario nella condizione di lanciare veloci contropiedi. Un’autocritica a 360° quindi e non deve essere un alibi neanche l’assenza della esperta Marzia Tavano dato che la responsabilità individuale in campo è un fatto troppo importante per essere delegato ad altri. In sintesi una sconfitta che dà la possibilità a tutti per una riflessione seria specie sulle motivazioni e il desiderio di superare i propri limiti emotivi, atletici e tecnici. E c’è subito l’occasione di invertire la rotta in amichevole martedi con il Šempeter. Ritmo, intensità, velocità e tenuta mentale questi gli elementi che le atlete dell’Atomat sono tenute a ricercare per elevare il loro livello di gioco e la possibilità di vittoria.

ASC Schenna Handball-Atomat Udine 25-11 (9-5)
Boeri, Marsano 3, Pizzuti, Franzil, Ometto 2, Tonutti, Zanoni 4, Francaviglia, Lucano 1, Pettinella, Pozza 1, Zimbardo.